Che cosa puoi aspettarti da tre ragazzi veronesi, con la passione per il rock e anni di studi classici alle spalle? Cosa ti aspetti da una band che si fa chiamare Le Maschere di Clara (Clara Wiek, moglie di Schumann), giunti alla loro terza pubblicazione? Ti aspetti un mix di generi musicali, orizzonti aperti a nuove sonorità, ti aspetti poesia in musica. E col loro ultimo lavoro Lorenzo Masotto (voce, basso, piano), Laura Masotto (voce e violino elettrico) e Bruce Turri (voce, batteria), sono cazzuti oltre le attese.
L’alveare a prima vista è un tributo alla cultura classica, basta dare uno sguardo alla tracklist per accorgersi che il titolo di ogni brano è dedicato a un’opera della letteratura italiana: da Rasoi di seta omaggio ad Alda Merini, al siciliano Pirandello nel brano Il fu Mattia Pascal, fino ad arrivare all’infernale girone dantesco
Magistrale la fusione strumentale fatta di bassi, batteria, pianoforte e quartetto d’archi che dà un tocco di ricercatezza all’intero album. Rock, musica classica e suoni psichedelici in perfetto equilibrio tra loro quasi a diventare un tutt’uno e che raggiungono l’apice, a mio avviso, in Notturno brano dal testo dolce e appassionato.
Si potrebbe dire che è tutta una questione di marketing o di gusti, piuttosto credo si tratti di affermare ancora una volta per Le Maschere di Clara una propria identità senza temere di osare, sperimentare né tantomeno di omologarsi.
Tracklist:
01. Rasoi di Seta
02. A se stesso
03. Forse il cuore
04. Il fu Mattia Pascal
05. Se Questo è un Uomo
06. Satura
07. Notturno
08. Collezione di Sabbia
09. Fatti Non Foste a Viver Come Bruti
[by Grace Maccarrone]