Ci lascia a 62 anni Claudio Rocchi a causa di una grave malattia degenerativa, che lui stesso aveva annunciato sulla sua pagina Facebook il 25 Maggio scorso
"Dopo vari accertamenti a tutto campo, il quadro clinico è fissato…Patologia non reversibile che innesta la perdita d'uso degli arti inferiori sulla patologia ossea degenerativa. Sono ultra fragile, e devo stare praticamente a letto evitando movimenti di ogni genere che potrebbero, nel caso di un'invasione midollare più alta del D11 odierno, pregiudicare anche l'uso degli arti superiori. Non male, vero, per mettere alla prova il buonumore? Sappiate che il buonumore tiene, la Coscienza pure e il libro è iniziato stamane..”
Si riferiva al suo libro La settima vita, a testimonianza di quanto fosse ancora combattivo e pieno di voglia di fare.
Claudio Rocchi è stato protagonista indiscusso del rock italiano dapprima come bassista degli Stormy Six, e poi proseguendo da solista con l'acustico "Viaggio" del 1970, passando poi per successivo "Volo Magico n.1" –must della musica italiana anni 70- per poi passare all’etichetta Cramps nel ’77 con "A Fuoco" e il suo ultimo album in studio, "In Alto", nel 2011.
Fu anche conduttore radiofonico in Italia e in Nepal, regista e poeta. Artista a 360° di cui sentiremo la mancanza, soprattutto per quanto riguarda la scena artistica italiana.
[di Grace Maccarrone]