Shake Me, Il nome perfetto per questa band. Il progetto salernitano, nato nell’estate del 2009 per mano del cantante Luca Albarella, infatti è letteralmente capace di scuoterci.
Il sound che ci propone affonda le proprie radici nell’Hard Rock tipico degli anni 90’, contaminato da elementi tipici della tradizione pop rock italiana, in particolare strizzando fortemente l’occhio ai Litifiba.
Ecco allora che mi trovo per le mani il loro primo Full Lenght, L’Inquietudine, ormai uscito nell’estate del 2012; ma non siamo affatto in ritardo per scoprirlo.
Con il loro primo lavoro completo, composto da ben dodici tracce, gli Shake Me affermano di voler evitare di “essere vincolati a stereotipi o stilemi dettati dal mercato” e vogliono “differenziarsi dal tipico sound rock italiano”. Riescono a centrare perfettamente il primo obiettivo, un po’ meno il secondo. La prima caratteristica che spicca in tutto l’album è la scelta di cantare tutte le tracce completamente in italiano; questo sicuramente è un punto di forza, io personalmente apprezzo molto chi fa tale scelta. I testi sono ben scritti e mi sono piaciuti.
Il songwriting è piuttosto semplice (in un paio di canzoni quasi banale) e abbastanza carente di originalità.
Questa semplicità di scrittura rende molto orecchiabili e trascinanti le canzoni, senza intaccare la matrice hard ‘n’ heavy del gruppo; quindi non rappresenta un difetto ma un altro punto di forza del disco.
Le tre chitarre, perlopiù, eseguono riff molto semplici e brevi soli riuscendo a dialogare alla perfezione tra loro. La batteria ci offre un ottima impronta ritmica, il basso un po’ meno, in alcune canzoni sembra essere in ombra. Il sound vocale mi ha deluso un po’, non tanto per la stilistica del cantante o il suo particolare timbro, ma per la poca cura dedicatagli.
In fase di produzione per me emergono i veri difetti di questo disco. Secondo me, c’è stata troppa fretta nell’arrangiamento dei pezzi e nella registrazione di tali, in tante canzoni possiamo notare che il volume della voce è particolarmente basso. Gli Shake Me, mio personale parere, avrebbero dovuto avere più pazienza e cercare di elaborare meglio le tracce. Comunque sono errori passabili per il primo album completo, assolutamente da evitare in futuro.
Il full lenght si apre con le chitarre robuste di Ombre, una traccia che ci ricorda molto i Litifiba. Molto trascinante, si presenta come un’ottima open. Interessante l’assolo di chitarra.
Continuiamo con La Sua Preda e Insidie, due canzoni orecchiabili con dei riff facilmente memorabili. La quarta traccia è 26.06, una sorta di power ballad, molto calda e affascinante, ma allo stesso tempo rimane vigorosa. Peccato il volume della voce, che un po’ rovina il bel brano. Un altro solo degno di nota. Passiamo per Ladro di Sogni, un’altra canzone dura e tosta con riff quasi heavy metal e poi per Schegge di Cielo e Angeli Stanchi sempre dure ma più hard rock. L’ottava traccia è una vera e propria power ballad, Amnesia, veramente molto bella, ma anch’essa un po’ rovinata dal volume basso della voce. Successivamente troviamo L’Oblio, un’altra canzone in stile Litfiba, poi incontriamo una rockeggiante e accattivante Danza Erotica, a mio parere la migliore traccia del disco. La penultima traccia è Lacrime del Cuore, altra canzone hard rock che a me non ha colpito particolarmente. Il disco si chiude con una cover completamente riarrangiata dei Litfiba, Animale di Zona, altra traccia molto interessante che secondo me supera l’originale.
In conclusione, possiamo considerare questo lavoro molto discreto. La band ha un ottimo potenziale, mi aspetto un netto miglioramento nelle prossime uscite. A dir la verità, nel mio primo ascolto non sono rimasto particolarmente colpito, ma man mano che ho ascoltato le tracce sono stato preso con più interesse. Ascolto consigliato a tutti, magari più di uno.
Tracklist:
01. Ombre
02. La Sua Preda
03. Insidie
04. 20.06
05. Ladro Di Sogni
06. Schegge Di Cielo
07. Angeli Stanchi
08. Amnesia
09. L’Oblio
10. Danza Erotica
11. Lacrime Del Cuore
12. Animale Di Zona (Litfiba Cover)
[by Gerald Bostock]