Appena le prime note raggiungono i sensi si ringraziano gli dei per l'esistenza di chi in italia nonostante tutto non abbia smesso di vedere unicorni e draghi sorvolare i cieli, risulta fin troppo facile richiamare alla mente nomi quali nightwish, therion ed epica ma questa volta i sogni germogliano dalla nostra terra, quindi non solo rhapsody o vision divine, qui si ha addirittura la presenza di un soprano (Miriam Cicotti) che non ha nulla da invidiare alla cara tarja (nighwish appunto), anzi viene spontaneo chiedersi se una volta licenziata la Turunen avessero assoldato la nostra Miriam forse il gruppo non sarebbe diventato l'ombra di se stesso. Ma, bando alle ciance! Qui si parla degli Heavenshine che hanno veramente illuminato il cielo con questo nuovo lavoro! Tastiere che trasportano fin nelle ombre più nascoste di foreste magiche. Chitarre epiche e basso magistrale con batteria e rintocchi di campane che non permettono di fermarsi al primo ascolto perchè la fame diventa insaziabile e si richiede un rewind ad ogni pezzo. Fin dalle onde tempestose di Atlantis reloaded con accoppiamenti vocali ed acuti vibranti da togliere il fiato si capisce che il passaggio verso un altro mondo è stato immediato. Dai ruggiti di When the father lion mirrors the star ci si carica fino al punto giusto segnato nel firmamento dove si intravedono susseguirsi di luci che vanno a disegnare il percorso che si seguirà fino a Fear Me dove direttamente da dentro un calderone ci si troverà fra gli ingredienti lugubri dove la paura non è mai stata più piacevole cullata da tastiere melodiose,chitarre dolcissime e voci freddamente veritiere.
Embrace of the sun non può essere che ciò che si aspetta: un caldo abbraccio da parte del sole .dopo vertiginose cadute finalmente si possono chiudere gli occhi lasciandosi trasportare dal tepore che solo la stella madre può offrire contemplando la letizia del giorno. Ogni cosa si risveglia fino ad un improvviso mutamento in sangue. Sang Real ci porta dove il nutrimento massimo di vita si rivela il sangue della discendenza e la ricerca di morali di verità e giustizia non possono fermarsi qui.
Lucania parentesi strumentale che catapulta nelle terre antiche del V secolo a.C. ed è quasi impossibile non sentire e vedere sapori e colori del tempo. Altra parentesi in Bean Sidhe di tastiere e voci fino ad arrivare al pezzo protagonista del lavoro: Black Aurora dove il nero diventa speranza di rinascita.
The Phantom of the Opera è una piacevole sorpresa che offre un paragone di diverse visioni di questo pezzo creato anche dai cugini finlandesi. Con gli occhi ancora sognanti fluttuanti in altre dimensioni spengo momentaneamente l'album fino al prossimo viaggio augurandomi che molti altri lo compiano. Fortemente consigliato agli instancabili viaggiatori di sogni.
Tracklist:
01. Atlantis reloaded
02. Bean Sidhe
03. Black Aurora
04. Dreamscape
05. The Phantom of the Opera
06. Poseidon's Wrath
07. When the father lion mirrors the star
08. Fear Me
09. E mbrace of the sun
10. Sang Real
11. Lucania
[by MaryJB]