I Blackage sono una band molto giovane, sono nati nel 2009. Nascono inizialmente da Damiano Ungari (voce, chitarra) e Jack Magnani (basso). E grazie all’ausilio della tecnologia e del web conoscono Simone Mosca (lead guitar). Si aggiunge a loro Andrea Gorio (batterista). Alla fine del 2009 esce il loro primo EP “Through My Eyes”. Nel 2011 entra Gabriele “Savo” Savoldi al posto del bassista Jack Magnani. Intanto Andrea Gorio impegnato in altri progetti viene sostituito da Michele Corinovis per la batteria. Nell’ottobre del 2013 esce “Sacrificeline” il loro primo album.
Iniziamo con la prima traccia. Una intro track ben studiata che introduce bene l’album e permette subito di capire che si tratterà di un lavoro metal tendente al trash senza nessuna possibilità di sbagliare. Già dalla seconda traccia però ci accorgiamo che il sound è già sentito. Nel senso che le influenze dei componenti della band si fanno sentire molto soprattutto nelle cadenze ritmiche. Il ritmo è serrato e veloce come la migliore tradizione di questo genere esige. Una particolarità di questa band che canta in inglese è che al contrario di come spesso succede, la voce si sente bene, le parole sono scandite e diventano comprensibili. Lasciando ad altri il guazzabuglio di versi incomprensibili che spesso sono caratteristica di questo genere. La voce è dura ma gli scream presenti sembrano più da HC Punk che da Metal. Questo aumenta il valore delle composizioni perché restituisce un feedback positivo all’orecchio. “United 93” è una traccia con una incredibile potenza e riesce a sintetizzare bene tutto l’album, tutto il sound duro di questa band con un sicuro futuro tra le grandi.
Tracklist:
01. Blank Slate
02. When Sanits Fall Down
03. Myocardium
04. Vending Machine Of Monsters
05. Annihilates
06. The Mirror Which Flatters Not
07. United 93
08. Tears Of Blood
09. Dreamcatcher
[by Indie Crims]