Il 20 marzo 2014 i Luminal hanno tenuto un concerto ad entrata libera al Circolo degli Artisti di Roma; prima di loro, però, ci sono stati i Le Naphta Narcise di apertura con una breve scaletta da sette canzoni una dietro l’altra. Sembrano un mix di The White Stripes e Sex Pistols con testi italiani dove ricorrono varie allitterazioni, piuttosto che rime.
Una manciata di minuti dopo i Le Naphta Narcise entrano i Luminal, atmosfera cupa ma accogliente, scaletta da tredici canzoni composta da:
- Essere Qualcun Altro
- Una Casa in Campagna
- Il Lavoro Rende Schiavi
- Una Discografia di Cohen
- Stella Era una Ballerina e Stava Sempre Giù
- Canzone per Antonio Masa (Laghetto COVER)
- Donne (du, du, du)
- Grande Madre Russia
- Blues Maiuscolo del Maniaco su Facebook
- L’Aquila Reale
- Giovane Musicista Italiano, Vecchio Italiano
- Lele Mora
- Carlo vs. il Giovane Hipster
Se in studio sono grandi, dal vivo sono fantastici, al “circolo degli artisti” c’è un’energia particolare che ricorda il CBGB alla fine degli anni ’70, tutti ci aspettiamo un grande concerto, veniamo accontentati.
Il cantante Carlo Martinelli strilla sul microfono come un leone spavaldo, consapevole di essere il re della savana e si alterna alla voce con la bassista Alessandra Perna che sembra la figlia di Sid Vicious e Siouxsie Sioux il tutto sotto una formidabile base ritmica creata dal grande batterista Alessandro Commisso.
Davvero un grande concerto apprezzabile soprattutto dagli amanti dell’underground italiano ed estero, ma anche da chi è più abituato ai grandi classici, insomma, per farla breve i Luminal hanno tutte le carte in regola per diventare grandi.
[by Emiliano Betti]