Le polemiche e il mondo del rock si sono sempre sposate benissimo, come insegna la storia.
Negli ultimi giorni abbiamo trovato Nikki Sixx alle prese con alcuni botta e risposta al vetriolo nei confronti di Gene Simmons. Il motivo scatenante sarebbe da ricondursi al tema del suicidio in seguito a forti depressioni, balzato all'attenzione pubblica dopo la recente scomparsa dell'attore Robin Williams.
Le parole del bassista dei KISS sono state molto dure a riguardo. "Mia madre è stata in un campo di concentramento nazista. Eppure ogni giorno si alza e continua ad amare la vita. Non sopporto l'idea di sentire un ragazzino di 20 anni dire 'Sono depresso'. Vivo a Seattle'. E allora ucciditi! Se vedessi un aspirante suicida su un tetto, sarei il primo a dirgli di saltare, senza fare tante messe in scena. E sono sicuro che se gli puntassi una pistola alla testa, sarebbe il primo a supplicarmi di non farlo". Davanti a queste dichiarazioni, il suo collega dei Motley Crue ha così risposto: "Gene mi piace, ma ha detto delle cose veramente stupide. Potrebbe esserci un suo fan di 20 anni che, leggendo le sue parole, giungerebbe alla conclusione che suicidarsi è l'unica soluzione. Ci sono tante altre soluzioni invece, e se soffrite di depressione, non date retta a chi non capisce nulla del vostro problema".
Le risposte di Simmons non sono tardate ad arrivare, e questa volta si è trattato di scuse. "Mi scuso con chi si è sentito ferito dai miei commenti, non era mia intenzione. Sono vicino nella maniera più assoluta a chi soffre veramente di depressione, o di qualunque male. E mi rendo conto di cosa significa, soprattutto quando a soffrirne sono i nostri cari. Forse il mio modo di parlare schietto e politicamente scorretto a proposito dell'abuso di alcol e droghe ha lasciato spazio a numerosi fraintendimenti, ma credetemi, sono davvero con tutti coloro che soffrono di depressione, e mi spiace che le mie parole abbiano lasciato intendere altro".
"Ringrazio Gene per le sue scuse, e vorrei aggiungere che non appoggio per niente il processo anti-Gene e anti-Kiss che sta avendo luogo in questi giorni. Ha pronunciato certe parole in un eccesso di spavalderia. Da tutto questo ho imparato che c'è sempre del buono in ognuno di noi. Quando qualcuno ci ascolta, abbiamo la possibilità di trasmettere messaggi positivi. Ho sofferto anch'io di dipendenze e depressione, e non è affatto semplice riconoscere il problema e guarire. Possono volerci anni di terapia, riabilitazione, farmaci, e si spera anche il supporto dei propri cari. Ma resta sempre meglio del suicidio. Grazie a chiunque ne diffonderà la consapevolezza". Non occorre aggiungere altro alle ultime parole di Nikki Sixx.
[di Annalee Hudson]