"Appetite for Destruction" dei Guns 'n' Roses è da sempre considerato uno degli album-icone dei gloriosi anni '80, e l'allora giovanissimo Slash si dichiara particolarmente orgoglioso di aver partecipato alla sua realizzazione, che ebbe inizio nel lontano 1986. "Sono orgoglioso di essere stato tra i creatori di un album con un tale impatto mediatico. Ma se mi avessero detto allora come sarebbe andata, non ci avrei mai creduto. E' stato un semplice disco realizzato da questi 5 personaggi, e ripensandoci deve esserci stato qualcosa in grado di farci parlare alla gente in un determinato modo. Eravamo una band con la tipica saggezza di strada, ma al tempo stesso con una visione molto ingenua del mondo. Il cd conteneva una critica sociale, ma non generica, bensì incentrata sull'angoscia interiore di alcuni teen-ager, collegata al tipo di impatto capace di smuovere le masse. Era arricchito da un irripetibile mix di emozioni ed energia. E' stato semplicemente qualcosa che è accaduto..ricordo ancora quando terminammo il cd. Pensai che saremmo diventati una band davvero cool", racconta il chitarrista ai microfoni di LineaRock.
Continua: "Una delle ragioni per le quali è divenuto un'icona sta nel fatto che 'Appetite fro Destruction' raccontava storie a cui nessuno aveva mai fatto cenno, fino ad allora, cantate con un atteggiamento particolarmente schietto in cui molti si sono ritrovati. Vivevamo davvero al limite, e cantare tutto ciò portava la gente a pensare: "Wow, tutto questo è veramente brutale."
"Le canzoni sono venute fuori in fretta, si sono quasi scritte da sé. So che Axl era molto coscienzioso nei confronti dei testi, e forse avrebbe dovuto passarci più tempo, ma gli arrangiamenti attuali e la musica furono comunque messi insieme nel giro di un'ora. Successivamente avremmo anche dovuto mettere a punto alcune parti, ma ci toccò suonare una nuova canzone in un club dopo averci lavorato per sole due ore".
[di Annalee Hudson]