"Ormai il passato è passato. E adesso, a 66 anni, mi sento molto meglio rispetto a quando ne avevo 21 o 30". Esordisce così Ozzy Osbourne ai microfoni di Noisey.com., nel raccontare la sua dipendenza da alcol e droghe e la relativa guarigione.
"Svolgo del regolare esercizio fisico, non fumo, non bevo e non mi drogo più. E chiamatemi pure ipocondriaco, ma credo che la ragione per la quale sono ancora qui derivi anche da questo nuovo stile di vita. Ad essere sincero, adoro essere sobrio. Chi non ha mai fumato uno spinello è convinto che non possano fare poi così male e creare dipendenza, ma è l'esatto opposto. Ho iniziato proprio in questo modo, a soli 14 anni."
La leggenda dei Black Sabbath aggiunge inoltre come sia stato difficile non poter aiutare i figli caduti nel suo stesso tunnel di dipendenze: "Ero fuori di testa per i miei problemi, ed è toccato a mia moglie Sharon fare sia da madre che da padre. Ricordo che una volta andai da mio figlio Jack, e gli chiesi: 'Perché fai tutto questo? Non hai preoccupazioni, un lavoro, e non desideri nulla', e lui mi rispose 'A dire il vero, desidero un padre'. Ed è stata quella la ragione che mi ha convinto a rimanere sobrio. Ora Jack è pulito da 11 anni, e Kelly si trova già sulla buona strada. I miei sono dei bravi ragazzi".
Il cantante appena premiato dal Global Icon Awards di MTV è dunque sulla via della guarigione definitiva, ma confessa che preferisce frequentare ancora gli Alcolisti Anonimi. "Quando bevevo, Sharon mi urlava che ero un folle menefreghista, ma io neppure l'ascoltavo. Mi è stata vicina, sapendo che si trattava di una vera e propria malattia, ma la verità è che nessuno può guarirti da una dipendenza, all'infuori di te".
[di Annalee Hudson]