La rivista svedese Aftonbladet ha intervistato Angus Young e Cliff Williams riguardo gli ultimi progetti degli AC/DC, realizzati senza il loro ex chitarrista Malcolm Young, rimpiazzato dal nipote Stevie per una malattia progressiva irreversibile.
"E' stato Malcolm a chiederci di andare avanti. E' rimasto con noi fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno permesso, lasciandomi decidere il seguito della formazione, in sua assenza. E la scelta più logica è ricaduta ovviamente su suo nipote Stevie. Lo aveva già sostituito nel 1988 per un intero tour americano", racconta il suo collega chitarrista.
"Era la scelta più sensata da compiere", aggiunge Williams. "Si è adattato molto bene al ruolo di Malcolm, ha un modo di suonare quasi uguale al suo, e non è semplice. Stevie è cresciuto proprio con quest'ultimo, e rispecchia Mal anche su molti aspetti della personalità".
Il giovane Stevie sembra essersi ormai integrato in tutto e per tutto nella band, ma è anche difficile non sentire l'assenza di una presenza storica come quella di Malcolm Young: "Quando stavamo realizzando l'album e riascoltando le tracce, si poteva dire quasi che non si sentisse la sua assenza. So che probabilmente a chi ascolta verrà spontaneo chiedersi: 'Ma non è Malcolm', purtroppo. Se fosse stato bene e in grado di lavorare con noi, avrebbe preso parte anche lui a quest'ultimo cd", conclude Angus con una nota di amarezza.
[di Annalee Hudson]