"Paul è stato una parte fondamentale della band. Non era soltanto un elemento portante, ma anche uno dei più grandi estimatori del gruppo". Con queste parole Corey Taylor ricorda il difficile percorso degli Slipknot dopo la morte del loro ex bassista, Paul Gray, avvenuta nel 2009. "Riusciva a rapportarsi con la musica in un modo che non avevo mai visto prima. Era in grado di trovare il potenziale in ciascuno di noi, e a tirare fuori il meglio da tutti".
"La domanda che ci siamo posti dopo la sua morte era logicamente: 'Riusciremo ad andare avanti?'. Quei pochi show suonati nei mesi successivi, e il supporto dei fans, sono stati sicuramente in primo passo per ricominciare. Una sera di Novembre, nel 2013, io e Clown eravamo seduti in garage, e decidemmo che era giunto il momento di rimetterci in carreggiata. C'era un grande macigno che nessuno voleva spostare, compresa la necessità di realizzare un nuovo album. Una volta arrivato Gennaio 2014, molti di noi iniziarono a guardare verso l'orizzonte che sentivamo essere nel giusto. E ci ritrovammo ad avere diverso materiale scritto, dal quale ripartimmo per dei nuovi demo. Percepimmo nuovamente la vita scorrere in ciò che stavamo facendo, e fu proprio quello il germe della nostra rinascita".
[di Annalee Hudson]