Proprio come una scarica elettrica tra due corpi, con elevato potenziale di elettricità, Fulmine è il primo full-lenght dei carpigiani Winona. Fondata nel 2009, la band vede Michele Morselli alla chitarra e voce, Marco Simonazzi al basso e Francesco Prandi alla batteria e ai cori. Il trio alt-rock cerca di tradurre in testi criptici, quanto intensi di significato, un’interpretazione personale di questa forma di energia che colpisce per un tempo infinitesimale.
L’album, che padroneggia sonorità debitrici di Ministri e Fast Animals & Slow Kids, asseconda una vena d'ispirazione che pare inesauribile alle svolte del proprio vissuto. Undici tracce, rabbiose ma pieni di riverberi e oscillazioni, come in Ode agli Stupidi, in cui si condanna il rimarchevole potere misterioso degli inetti, metamorfizzata quasi in luce psichedelica; E’ Peggio di Quel che Temevo è invece contraddistinta dall'inturgidirsi dei suoni e slanci anarchici e fa capire la direzione rivoluzionaria verso cui propende il disco.
Non solo rabbia e scatti felini; se ascoltiamo infatti il primo estratto Lazzaro, sappiamo attraverso le parole della band che: “...parla di disgregazione e ricomposizione, di restituire vita a quello che sembra morto. E lo fa attraverso un crescendo costante che culmina in chitarre rocciose ed energiche, cori potenti e tappeti di batteria”.
Disillusione e frustrazione sono i due sentimenti che più di ogni altro dominano le undici tracce; una generazione sconfortata dal futuro, dalla politica italiana, da istituzioni assenti e figure, ma in questo disco si punta a ricordare che dobbiamo rimboccarci le maniche. E proprio in Fulmine, introdotto da una melodia docile, il brano scuote il tutto, in un inno alla vita: “apri la finestra, lascia entrare il fulmine”.
Canzoni che funzionano e che dietro la dura scorza rock condensano una piccola rivoluzione, trattenuta quanto basta nella sua veste graffiante e che fa della rabbia ed il furore i tratti che la contraddistinguono.
Tracklist:
01. Bambini ex-prodigio
02. Cannibali
03. Lazzaro
04. Asse del mondo
05. Fulmine
06. Ode agli stupidi
07. Vuoti di memoria
08. Domani diluvia
09. Peggio di quel che temevo
10. Una nuova canzone
11. La chiave
[by Marianna Alvarenz]