Una band dai confini precisi che riesce a far convivere nello stesso magma musicale la nausea esistenzialista e l'energia dell’hard rock inglese a cavallo tra '60 e '70.
Con il loro album di debutto In a State Of Altered Unconsciousness, uscito per Seahorse Recordings il 26 ottobre 2015, gli Earthset concentrano in undici brani un viaggio nella musica più stimolante, che prende dal grunge il lato meno sgangherato e decadente. Un tramonto visto dalla luna (Earthset), che ha più il sapor di un’alba per la freschezza e immediatezza di stile dei quattro ragazzi bolognesi.
Sound equilibrato e al contempo eclettico, una sfida stilistica che addensa il noise hardcore in una quasi sistematica decostruzione della canzone (ascoltare So What e catalizzarsi verso A.S.T.R.A.Y). L’impegno della band, sintetizzato nell’esperienza londinese, fa sfoggio del suo stile in continua evoluzione senza perdere la sua matrice: chitarre rigorose e voce straziante, quel piglio malinconico che diventa liquido più che mai. Alterazione e attaccamento ai suoni spigolosamente armonici e ricamati su tessuti psichedelici e disturbati.
E quando ascolti il pianoforte in Lovecraft si insinua nella mente un intrigante stato emozionale di spettrale desolazione, che si risolve nell'energia di batteria e chitarra. Un intero mondo di brividi e suggestioni che scuotono il profondo.
Tracklist:
01. Ouverture
02. Drop
03. The Absence Theory
04. rEvolution of the Species
05. Epiphany
06. So what!?
07. Skizofonìa
08. Gone
09. A.S.T.R.A.Y.
10. Lovecraft
11. Circle Sea
[by Marianna Alvarenz]