Destroyer è il quarto album in studio dei Kiss, rilasciato il 15 marzo 1976. Dopo i primi – poco fortunati in termini di vendite – tre album, i Kiss nel 1975 raggiungono le vette con Alive!. Ora, fare meglio era difficile e la pressione sulla band era palpabile.
L’anno successivo esce Destroyer che raggiungerà persino il disco di platino nel giro di un solo anno ma soprattutto traccerà definitivamente una linea di confine con i suoni dei primi tre lavori, piuttosto duri e grezzi.
Composto da 10 tracce e della durata di 34 minuti e 11 secondi, ha generato quattro singoli: "Shout It Out Loud"; "Flaming Youth"; "Detroit Rock City"; "Beth". Il terzo singolo sarà destinato a diventare uno dei cavalli di battaglia della band.
La band è la stessa dei primi lavori:
- Paul Stanley - voce, chitarra ritmica
- Ace Frehley - chitarra solista
- Gene Simmons - voce, basso
- Peter Criss - batteria, voce
La prima traccia dell’album "Detroit Rock City", inizia con 90 secondi di effetti molto simili a quelli usati da Alice Cooper: i suoni del tavolo per la colazione e un annunciatore di notizie in sottofondo che legge la storia di un ragazzo che è morto in un scontro frontale; poi un flashback dei giovani che entrano nella loro auto quella notte e, infine, la frenata e lo schianto fatale. Uno story telling molto vicino ai lavori di Cooper.
Destroyer è il primo album dei Kiss caratterizzato dalla costante presenza di musicisti esterni come i membri della Filarmonica di New York.
Questo lavoro garantirà alla band il pass per iniziare un tour in Europa e salire sull’olimpo Hard Rock dal quale non saranno mai più scesi.
Il disco contiene in sé molti dei cavalli di battaglia della band che saranno suonati negli show dei loro tour per tutta la loro carriera. Il suono rispetto ai lavori precedenti è più morbido e più abbordabile senza comunque tralasciare le chitarre affilate e il sound hard. Le voci, che per di più si alternano tra Stanley e Simmons, assieme agli effetti, creano un panorama di riff e strofe vincenti. Brani non troppo lunghi e melodici all’ascolto.
Nonostante l’iniziale successo però, Destroyer scese velocemente dalle classifiche ma fu resuscitato da un brano inedito per lo stile della band: “Beth”, una ballata che raggiunse la posizione #7 della classifica Billboard 100 e fu causa dell’aumento repentino delle vendite dell’album e dei biglietti per i concerti.
L’artwork dell’album è stato creato dal disegnatore fantasy Ken Kelly ma la versione originale realizzata Kelly fu respinta dalla casa discografica perché ritennero la scena troppo violento. Inoltre, la versione originale vedeva i Kiss indossare i costumi di Alive! In occasione del 35mo anniversario Ezrin acquistò la pista analogica delle tracce a cui aggiunse alcuni elementi che durante la prima fase di registrazione furono omessi, oltre che operare una ri masterizzazione e migliore equalizzazione. Il prodotto finale fu Destroyer Resurrected con la copertina originale pensata da Kelly: uscito nell’agosto del 2012.
Destroyer è stato definito come il più musicalmente ambizioso album in studio dei Kiss fino ad oggi. È l’inizio della loro consacrazione che diventerà definitiva l’anno dopo grazie a ben 3 album: Rock and Roll Ove (1976), Love Gun (1977) e un secondo live album, Alive II (1977).
Tracklist:
01. Detroit Rock City
02. King Of The Night Time World
03. God Of Thunder
04. Great Expectations
05. Flaming Youth
06. Sweet Pain
07. Shout It Out Loud
08. Beth
09. Do You Love Me?
10. Rock and Roll Party
[by Indie Crims]