1981, esce Killers, il secondo album in studio degli Iron Maiden. La formazione è simile al precedente lavoro (con l’eccezione di Adrian Smith ex Urchin che sostituisce Dennis Stratton).:
- Paul Di' Anno – voce
- Dave Murray – chitarra
- Adrian Smith – chitarra
- Steve Harris – basso
- Clive Burr – batteria
L’inserimento di Smith porta alcune novità nel sound soprattutto grazie ad una grande coordinazione con Murray.
Questo lavoro sarà l’ultimo con Paul Di’Anno prima dell’arrivo di Bruce Dickinson. Il secondo album uscito meno di un anno dopo il primo è un lavoro sicuramente fondamentale per la band e il suo sviluppo, meno per il genere in sé. C’è grande spazio per i momenti strumentali (“The Ides of March” e "Genghis Khan") mentre rimangono alcune caratteristiche del precedente lavoro: velocità, ritmo sostenuto, veloci assoli e tematiche delle liriche: assassini, latitanti, e personaggi strappati dalle loro radici. “Murders in the Rue Morgue" è una rivisitazione in prima persona del racconto di Edgar Allan Poe. La title track “Killers” è uno dei punto culminanti dell’album, con Paul Di'Anno che riesce in una performance particolarmente “minacciosa”.
Praticamente tutte le tracce sono state scritte da Steve Harris ed a parte “Murders in the Rue Morgue" e "Prodigal Son", tutte le altre tracce furono scritte prima dell’uscita del loro primo album.
“Wrathchild” prendendo spunto dalla prima traccia dell’album che la precede, ci regala una fenomenale potente traccia power metal. “Prodigal Son” è una traccia che si distacca dal sound generale dell’album offrendo una ballata progressive, veloce con chitarre acustiche in background.
Un lavoro di base simile al precedente ma con punti di originalità nel sound. Gli Iron Maiden faranno il salto di qualità con il successivo album e soprattutto le capacità vocali di Bruce Dickinson che vocalmente permetteranno di fare quel salto di qualità tecnica di cui il sound degli Iron Maiden aveva bisogno.
Il lavoro non ebbe un grande successo commerciale come il precedente e furono necessari parecchi anni perché ci si accorgesse che nel percorso della band anche “Killers” rivestisse un ruolo fondamentale.
Tracklist:
01. The Ides of March
02. Wrathchild
03. Murders in the Rue Morgue
04. Another Life
05. Genghis Khan
06. Innocent Exile
07. Killers
08. Twilight Zone
09. Prodigal Son
10. Purgatory
11. Drifter
[by Indie Crims]