Con 50 anni di carriera alle spalle e il recente ingresso nella prestigiosa Rock & Roll Hall of Fame 2017 insieme agli YES, la leggenda delle tastiere Rick Wakeman, uno dei grandi protagonisti della musica rock progressive anni ’70, torna ora in Italia per presentare live il suo ultimo album “Piano Portraits”, primo album solista di pianoforte a entrare nella Top 10 del Regno Unito.
RICK WAKEMAN
L’artista sarà nel nostro Paese con tre imperdibili appuntamenti live di solo pianoforte:
2 maggio – Teatro Colosseo di TORINO
3 maggio – Teatro Manzoni di MILANO
5 maggio – Auditorium Parco della Musica di ROMA
Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/rickwakeman2017
Durante i live, Rick Wakeman presenterà dal vivo il suo ultimo progetto discografico “Piano Portraits”, tra brani che spaziano da “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin, “Life on Mars” – canzone per cui Wakeman registrò le parti originali di pianoforte – e “Space Oddity” di David Bowie, a cui ha contribuito con il mellotron, passando attraverso Beatles e Yes, ma anche classici come il “Chiaro di luna” di Debussy o “Lago dei cigni” di Tchaikovsky. I concerti saranno impreziositi anche da altre sorprese musicali e aneddoti esilaranti raccontati dallo stesso Wakeman.
«Ho desiderato fare un album di pianoforte per anni e ho passato del tempo a guardare di tutto, dai pezzi classici a brani che ho suonato in passato come “Morning has broken” e “Life on Mars” – racconta Rick Wakeman in merito al disco – Più altri brani che ho pensato avrebbero funzionato molto bene come “Stairway to Heaven” e classici come “Clair de Lune”. Quasi tutti i brani mi ricordano qualcosa».
Wakeman, noto al grande pubblico per la sua militanza come tastierista degli YES, con cui ha inciso “Fragile”, “Close to the Edge” e “Yessongs”, album storici che hanno da tempo superato i 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ha anche ottenuto nel corso della sua carriera risultati importantissimi da solista, vendendo oltre 10 milioni di copie con il suo primo album senza la band inglese, “The Six Wives of Henry VIII”.